IL GIARDINO DEI GIUSTI DELLA SCUOLA
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Attività didattiche disciplinari sui Giusti, nell'IC Carlo Levi di Vignate
Nella scuola secondaria di primo grado dell'ICS Carlo Levi di Vignate da molti anni le attività riguardanti l'educazione alla cittadinanza vengono valorizzate con l'istituzione di una divisione oraria del curricolo disciplinare, che prevede tre ore settimanali riservate all'ambito storiografico e di cittadinanza e costituzione, e con l'attuazione di Unità di Apprendimento trasversali a varie discipline per l'approfondimento di tematiche dedicate. I temi sviluppati si rifanno a quello principale, che li contiene tutti, del rispetto dei diritti e dei doveri, quindi della dignità di ogni persona, della libertà, della pace e della responsabilità.
Il percorso di avvicinamento alla memoria dei Giusti tra le Nazioni è iniziato nell’anno scolastico 2013-14, a partire dalla lettura da parte di alcuni insegnanti de "La bontà insensata", di Gabriele Nissim. Da questa esperienza è nato il desiderio di accostarsi allo studio della storia insieme ai ragazzi con la consapevolezza che, come ha detto Marc Bloch, “l’oggetto della storia sia per sua natura l’uomo”, con la sua capacità di compiere violenze e malvagità, allontanandosi pericolosamente dalla sua natura, ma non solo, anche con la sua insopprimibile sete di verità e giustizia.
I libri di storia del Novecento sono punteggiati di eventi abnormi che hanno segnato indelebilmente la storia dell’umanità, tuttavia spesso tacciono circa il contributo silenzioso, ma rivoluzionario nella sua portata, di numerosi uomini che non hanno mai smesso, anche in condizioni di reale pericolo, di ascoltare la propria coscienza. Come ha scritto in un appunto Julius Spier, analista e amante di Etty Hillesum: “Basta che esista una sola persona degna di questo nome per poter credere negli uomini”. Questo è il messaggio che noi insegnanti abbiamo voluto dare ai nostri alunni dal 2014 e da allora ogni anno siamo andati a cercare nelle pieghe, a volte drammatiche della storia, uomini così, di questa statura.
Nella programmazione delle attività è diventato una tradizione ininterrotta, nel nostro Istituto, l'incontro con i rappresentanti della comunità armena, con la collaborazione della prof.ssa Annamaria Samuelli, per riflettere sui genocidi e la tematica dei Giusti. Pertanto, gli argomenti trattati a scuola nell'ambito storiografico e di educazione alla cittadinanza, soprattutto nel terzo anno, convergono ad approfondire la conoscenza di eventi e personaggi che siano rappresentativi ed emblematici, anche attraverso letture e incontri con testimoni, operatori nel sociale, autori dei libri letti.
Per questo, sempre nel 2014, siamo andati ad assistere presso il Centro Asteria allo spettacolo teatrale "Il memorioso", con Alessandro Speziani, basato su testi di Gabriele Nissim. Ne è nato uno spettacolo teatrale presso il nostro istituto: le tre classi terze hanno scelto di approfondire la conoscenza di una figura tra quelle citate e non, Giorgio Perlasca, Gino Bartali, Odoardo Focherini. Lo spettacolo ha messo in scena da una parte la vicenda di Eichman, seguendo la ricostruzione di Hannah Arendt, e dall’altro quella dei tre Giusti che hanno fatto scelte di segno opposto.
Le classi hanno studiato la vicenda umana dei tre giusti utilizzando le fonti documentarie a disposizione, le lettere di Focherini alla moglie, la testimonianza del figlio di Bartali e le testimonianze di Perlasca emerse negli anni Sessanta/Novanta, dopo decenni di oblio. Ogni classe ha poi scritto una sceneggiatura. La cornice era la redazione di The New Yorker e quella de Il Resto del Carlino, negli anni Sessanta e nel 2013, quando Gino Bartali divenne Giusto tra le Nazioni. Il lavoro di ricerca documentaria sui tre uomini ha aiutato gli studenti ad immedesimarsi nelle loro vicende umane e ad interrogarsi sulle scelte che, in situazioni diverse, si sono trovati a compiere.
L’anno scolastico successivo, 2014-15, nel centenario del genocidio degli Armeni, approfondendo il tema "La libertà e la pace", le classi terze hanno partecipato alla cerimonia del 6 marzo, al Giardino del Monte Stella di Milano. Hanno incontrato nel mese di febbraio la prof.ssa Samuelli, come da appuntamento annuale, e hanno studiato la figura di Armin Wegner; poi hanno accostato alcuni dei nuovi giusti: Mehmet Gelal Bey, governatore di Aleppo, che si oppose al genocidio armeno, Ghayath Mattar, attivista siriano ucciso per la sua lotta per la democrazia, Razan Zaitouneh, avvocato in difesa dei diritti umani e contro il fanatismo in Siria, Alghanesh Fessaha, una donna in soccorso dei migranti in Africa e a Lampedusa e, infine, la Guardia Costiera.
Nell'a.s. 2015-2016, i docenti di lettere delle classi terze hanno progettato ed attuato un'unità di apprendimento comune dal titolo "Il sé e l'altro: l'importanza dell'accettazione del diverso", con la lettura del libro "La lettera a Hitler", di Gabriele Nissim, e l'incontro con l'Autore, il 13 aprile, aperto alla cittadinanza. Le discipline coinvolte sono state Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione. I tempi previsti per la realizzazione dell'UDA sono stati di circa 20 ore di lavoro comune in classe, oltre alla lettura personale del testo e la preparazione degli argomenti di studio. Per sviluppare le tematiche espresse nel libro sono state previste varie fasi di lavoro: raccolta di idee e conoscenze pregresse, motivazione e condivisione degli obiettivi; scheda geografica e storica dell'Armenia, approfondimenti sul genocidio e incontro con rappresentanti della comunità armena in Italia, in occasione della Giornata della Memoria; lettura e comprensione del testo in due momenti: lettura domestica scandita dal docente; lettura guidata in classe di passi scelti con lavoro sul testo per approfondire alcune tematiche significative, fra cui la fratellanza e l'intolleranza, il genocidio e il negazionismo, la responsabilità personale e di tutto un popolo. Per la preparazione dell'intervista sono state selezionate alcune domande pertinenti, da sottoporre all'autore. Alcuni ragazzi hanno scelto passi significativi del testo per commentare le domande o le foto di Armin Wegner sul genocidio, proiettate durante l'incontro con Nissim. Il compito finale è stata la stesura di un articolo sull'evento dell'incontro con l'Autore, pubblicato nel sito della scuola.
Nel giugno 2016 è stato inaugurato il Giardino dei Giusti dell'Istituto Comprensivo di Vignate, attraverso il quale la scuola secondaria di I grado s'impegna a tener viva la memoria di personaggi studiati e scelti dagli alunni per il loro impegno morale a salvaguardia della vita e della dignità umana. Il primo albero piantato è stato in memoria del giusto Armin T. Wegner.
Nell'a.s. 2016/2017 gli alunni delle classi terze hanno incontrato la figura di Guelfo Zamboni, console italiano a Salonicco e Giusto tra le Nazioni, grazie alla lettura guidata del romanzo "Hanna non chiude mai gli occhi", di Luigi Ballerini, e il 24 febbraio hanno incontrato l’autore. In tale occasione gli studenti hanno visto, tramite immagini, i volti e i luoghi relativi al libro che hanno letto, l'unica intervista disponibile di Zamboni e quella di una sopravvissuta di Salonicco. L’incontro è stato strutturato come un dialogo tra l’autore e i ragazzi, che hanno preparato domande circa la genesi del romanzo, il senso di alcuni passaggi e affermazioni e il significato dell’opera. Lo stesso anno un albero è stato dedicato a Guelfo Zamboni nel Giardino dei Giusti dell'IC di Vignate.
Nel corso dell’a.s. 2017-2018, nell'ambito dell'educazione alla legalità, tutto l'IC è stato coinvolto in un approfondimento della tematica de "La civiltà contro la mafia", in collaborazione con il Comune di Vignate. Le finalità del percorso (che ha coinvolto nelle sue specificità tutti e tre gli ordini dell'IC, scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado) riguardavano in particolare l'educazione alla solidarietà, avviando alla costruzione del “senso etico”, ispirato ai valori umani universalmente condivisi, alla promozione di comportamenti centrati sul rispetto di sé e dell’altro, all’acquisizione di atteggiamenti rispettosi delle regole e delle leggi, come strumenti della pacifica e civile convivenza, nella consapevolezza che l'accettazione delle regole implica responsabilità e libertà. Ogni ordine ha organizzato percorsi peculiari per educare ad accettare la regola, far comprendere che riconoscere i propri errori è il primo passo verso la legalità, attivando le capacità creative dei ragazzi per sviluppare la cultura della cooperazione nel rispetto di regole condivise e funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
In particolare, le classi terze hanno incontrato la figura di don Pino Puglisi, con la lettura del romanzo di Alessandro D’Avenia, "Ciò che inferno non è", e tramite la ricca testimonianza di una sua ex alunna, Rosaria Cascio, invitata ad un incontro sul tema insieme a Lorenzo Frigerio, dell'associazione Libera. In collaborazione con il Comune di Vignate le quattro classi terze hanno poi scelto quattro figure che hanno lottato contro la mafia (Rita Atria, Paolo Giaccone, Libero Grassi, Rosario Livatino), per intitolare ad essi quattro nuove piste ciclabili del paese. Hanno approfondito le loro vite, illustrandone per sommi capi le vicende alla cittadinanza, in occasione della biciclettata di inaugurazione. Riportiamo quanto scritto dagli alunni di una delle classi, a motivazione della scelta: “Tra tutti i resistenti alla mafia che abbiamo accostato in questo periodo, la nostra classe ha scelto di approfondire la conoscenza di Rita Atria perché era una ragazza come noi, che aveva la nostra età quando ha vissuto la perdita dei suoi affetti familiari a causa della mafia. Ci ha colpito il coraggio e la decisione di Rita e la sua volontà di perseguire la verità e di farsi guidare da chi incarnava e testimoniava la sua stessa passione per la giustizia.”.
Al termine dell’anno scolastico è stato dedicato un albero a don Pino Puglisi nel Giardino dei Giusti dell'IC di Vignate.
Nell'a.s. 2018/2019, il percorso di educazione alla cittadinanza delle classi terze ha proseguito l'approfondimento sulla tematica dei Giusti, con la lettura del libro "Il bene possibile" e la preparazione dell'incontro con l'autore, Gabriele Nissim. Lo scopo e la finalità del progetto non era limitato al promuovere la conoscenza di personaggi ignoti ai ragazzi e che rappresentano esempi eccezionali di Giusti, ma di stimolare la riflessione sul concetto stesso di "giusto", sul valore delle azioni di chi ha perseguito la scelta più difficile nelle contingenze storiche peggiori, attualizzando continuamente situazioni e problematiche affinché non rimanessero chiuse entro i limiti del contesto storico di riferimento, per far capire ai ragazzi quanto sia importante non abbassare la guardia, relativamente a comportamenti e situazioni che non sono così estranei alla nostra contemporaneità.
L'approccio alle tematiche storiche affrontate, in particolare la parte relativa ai grandi totalitarismi del XX secolo, è stato condizionato e guidato dalle riflessioni partorite dalla lettura del libro, in lezioni di Cittadinanza, in particolare sulla tematica della “memoria”, centrale nell'opera del dottor Nissim, sull'importanza e il dovere di non dimenticare il passato, soprattutto le pagine più oscure che spesso si commette l'errore di considerare capitoli chiusi della nostra storia. L'incontro con l'autore è stato, infine, preparato con una presentazione in Power Point dei personaggi del libro, con la scelta da parte degli alunni di frasi significative e la lettura di brevi riflessioni personali. Il nuovo albero è stato dedicato a Irena Sendler.
In questo anno scolastico in occasione dell'open day di gennaio, abbiamo allestito una mostra aperta ai genitori dei futuri allievi, in cui veniva presentato il nostro “Giardino dei giusti.” Alcuni ragazzi di terza hanno preparato dei cartelloni sui quali hanno disegnato degli alberi, uno per ogni Giusto presente nel nostro giardino. Sui rami di questi alberi, sono state incollate grosse foglie colorate e su ogni foglia una parola chiave che riassumesse un tratto o un aspetto peculiare della vita di quel determinato personaggio. Così, partendo da queste parole chiave, gli alunni hanno esposto ai visitatori una breve biografia dei Giusti presenti nel nostro giardino, biografie da loro ricostruite utilizzando varie fonti tra cui, ovviamente, la banca dati del sito di Gariwo. Doveroso ricordare che la mostra partiva proprio dalla presentazione dell'associazione fondata e presieduta dal dottor Nissim e dalle finalità che essa si propone di perseguire.
L'emergenza Covid-19 ha interrotto un progetto che era in definizione per presentare la figura di Gino Bartali e intitolare a lui un nuovo albero nella consueta cerimonia dell'ultimo giorno di scuola. Si stava valutando la scelta di un libro biografico su Gino Bartali. Una classe ha letto "Un calcio al razzismo. 20 lezioni contro l'odio” di Massimiliano Castellani e Adam Smulevich. Tuttavia, sebbene le varie storie e i vari personaggi presentati nella piccola brochure fossero indubbiamente interessanti, la lettura si è rivelata poco adatta per ragazzi di terza media, in quanto propone un approccio poco chiaro e lineare delle varie vicende narrate. Nello stesso capitolo si intrecciavano le storie di più protagonisti, spesso non strettamente legati tra loro, e questo ha confuso un po' le idee dei nostri giovani lettori. Al di là di questi limiti narrativi, il docente della classe ha cercato di estrapolare riflessioni interessanti stimolando soprattutto i ragazzi a soffermarsi sul tema e sui concetti come l'intolleranza, la discriminazione e l'indifferenza, mali ancora così presenti nella società di oggi.
L'emergenza Covid-19 ha anche interrotto il progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti dell'IC di Vignate, che prevede, con la collaborazione del Comune, la completa trasformazione dello spazio in un luogo di memoria, di studio e di riflessione aperto anche alla cittadinanza, in giornate dedicate.
I docenti di Materie letterarie dell'Istituto Comprensivo Carlo Levi di Vignate
Incontro con Gabriele Nissim: www.gariwo.net